In una cucina condominiale si sente subito: la mela che cuoce e la cannella che si diffonde. È una scena familiare, concreta, che spesso precede colazioni e regali fatti in casa. La confettura di mele è una preparazione semplice ma tecnica: richiede pochi ingredienti e alcuni passaggi precisi per ottenere una consistenza stabile e un sapore equilibrato. Qui trovate le indicazioni pratiche, dalla scelta delle mele alla prova del piattino, per fare una confettura casalinga da conservare o regalare.
Preparazione e cottura
Per iniziare scegliete circa 1,5 kg di mele (varietà come la Renetta o la Golden funzionano bene) e misurate lo zucchero: una proporzione collaudata è di 700 g di zucchero per 1,5 kg di frutta. Lavate e sbucciate le mele, eliminate il torsolo e riducetele a pezzetti di circa un centimetro. Trasferitele in una ciotola e acidificate con 150 ml di succo di limone per evitare l’ossidazione; è un dettaglio che molti sottovalutano ma che influisce sul colore finale.

La fase di macerazione è importante: unite lo zucchero e una stecca di cannella nella pentola dal fondo spesso, mescolate e lasciate riposare almeno un’ora a temperatura ambiente. Se possibile, macerare in frigorifero per una notte migliora l’estrazione dei succhi. Portate poi il composto a ebollizione a fiamma media, mescolando per evitare che si attacchi, quindi abbassate al minimo e lasciate sobbollire. Durante la cottura compare una schiuma biancastra: rimuovetela con una schiumarola per ottenere una confettura più limpida.
Cuocete per circa 40–45 minuti finché la polpa non si sfalda e il colore diventa ambrato. Per la consistenza, fate la prova del piattino: mettete un piattino nel congelatore per qualche minuto, versatevi un cucchiaino di confettura calda e inclinatelo. Se la goccia scivola lentamente e la superficie si arriccia al tocco, il prodotto è pronto. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è la variazione di resa a seconda della varietà di mela: alcune richiedono meno zucchero e meno tempo di cottura.
Invasare, conservare e abbinamenti
Per la conservazione servono vasetti di vetro perfettamente sterilizzati e coperchi in buone condizioni. Riempite i barattoli con un imbuto per confetture, lasciando circa un centimetro di spazio dal bordo. Avvitate i coperchi e capovolgete i vasetti fino al completo raffreddamento: questo procedimento crea il sottovuoto necessario per una lunga conservazione. Controllate poi che il centro del coperchio sia abbassato e non faccia il caratteristico clic-clac se premuto.
Se volete una crema più liscia, eliminate la stecca di cannella e passate la confettura con un frullatore a immersione o con un passaverdure prima dell’invaso. In alternativa, per una consistenza rustica lasciate i pezzi interi. La pectina in bustina è opzionale: accelera la gelificazione e può essere utile con mele poco ricche di pectina. Per un tocco aromatico, alcuni aggiungono zenzero grattugiato o un anice stellato durante la cottura; chi desidera può sfumare con un cucchiaio di Calvados o rum a fine cottura.
Questa confettura si abbina bene a pane tostato, formaggi freschi o una tazza di tè nero tipo Earl Grey. In Italia si parla di confettura per i frutti diversi dagli agrumi; la parola marmellata è riservata agli agrumi secondo la normativa. Il risultato dipende dalla scelta delle varietà di mela e dalla cura nei passaggi finali: il barattolo ben sigillato è un piccolo pezzo di stagionalità che dura oltre la stagione stessa.