Nessuno prepara la torta margherita come la nonna: il dolce soffice delle feste di una volta

Il profumo della torta che lievita in forno: non un’immagine romantica ma la scena concreta di una cucina domestica, il rumore del timer e la mano che controlla la temperatura. È con questa sensazione che si presenta la Torta margherita, un dolce semplice ma preciso nella tecnica, prodotto tipico della pasticceria di casa che funziona sia al naturale sia come base per farciture. Chi la confonde con il pan di spagna sbaglia non per poca attenzione ma per somiglianza d’aspetto: la differenza pratica sta nella presenza del burro, che rende l’interno più umido e scioglievole al morso. Un dettaglio che molti sottovalutano è la temperatura degli ingredienti: uova e latte a temperatura ambiente cambiano il risultato.

Ingredienti e procedimento: dosi e passaggi chiave

Per uno stampo da 20 cm (dose per 6 persone) la lista essenziale è: 150 g di farina 00, 120 g di fecola o amido di mais, 3 uova intere, 160 g di zucchero, 100 g di burro morbido (oppure 90 ml di olio di semi), 75 g di latte, una bustina di lievito per dolci, un cucchiaio di vaniglia o vanillina, la scorza di limone grattugiata e un pizzico di sale. La prova dello stecchino resta la verifica finale della cottura.

Nessuno prepara la torta margherita come la nonna: il dolce soffice delle feste di una volta
Nessuno prepara la torta margherita come la nonna: il dolce soffice delle feste di una volta – hugge.it

Procedura pratica: iniziate montando il burro con lo zucchero, la vaniglia e la scorza di limone fino a ottenere un composto chiaro e spumoso (circa 5 minuti con fruste elettriche). Aggiungete le uova una alla volta, incorporando bene prima di versare la successiva. Un dettaglio che molti notano solo con l’esperienza: aggiungere il latte a temperatura ambiente e continuare a montare evita il rischio di smontare il composto.

Setacciate insieme farina, fecola e lievito e incorporate delicatamente con una spatola dal basso verso l’alto per mantenere il volume. Versate nello stampo imburrato e infarinato e infornate in forno statico preriscaldato a 175 °C (oppure 155 °C ventilato) per 30–35 minuti. Lasciate intiepidire 5 minuti nello stampo, poi trasferite su una gratella a raffreddare completamente prima di spolverare con zucchero a velo. Un aspetto che sfugge a chi vive in città: i forni domestici variano molto, quindi regolate i minuti in funzione del vostro apparecchio.

Farciture, varianti e conservazione: cosa sapere

La struttura compatta della torta la rende ideale come base per torte di compleanno e ripieni. Prima di procedere alla farcitura è fondamentale che la torta sia completamente fredda: per tagliare più agevolmente, avvolgetela nella pellicola e portatela in frigorifero per 30 minuti o in freezer per 10 minuti. Poi dividete il disco con un coltello lungo e liscio e farcite a piacere con 3–4 cucchiai di marmellata, crema spalmabile o con metà dose di crema al latte o crema pasticcera.

Varianti pratiche: per una versione al cacao sostituite 50 g di farina con 50 g di cacao amaro; per chi evita il glutine, usate farina di riso mantenendo le proporzioni. Se preferite l’olio al burro potete impiegare olio di semi ma considerate che il retrogusto può risultare più presente: un dettaglio che molti segnalano è ridurre leggermente la quantità di olio se si vuole attenuarne il sapore.

Conservazione: la torta si mantiene morbida per 4–5 giorni a temperatura ambiente, ben coperta; se farcita, conservatela in frigorifero e consumatela entro 48 ore. È possibile congelarla intera o a fette: scongelare a temperatura ambiente e consumare entro 24 ore. Un ultimo consiglio pratico: se l’impasto dovesse “impazzire” mentre montate, aggiungere un cucchiaio di farina tra un uovo e l’altro può aiutare a ricompattarlo senza buttare tutto.